Categorie
Libri Riflessioni

“Sud e Magia” di Ernesto de Martino

Ho terminato, un po’ a fatica, questo libricino di E. De Martino del 1959 che affronta il tema della magia vissuto nel Sud Italia di quegli anni.

Di seguito qualche riflessione.

Perché ho deciso di leggerlo?
Fondamentalmente per (tentare di) conoscere meglio il contesto culturale in cui è vissuta una delle mie nonne.
Ho dei ricordi di un certo modo di vivere la religione che era estremamente diverso da quello che vedevo vivere qui nel Centro Italia.
La religione che viveva mia nonna era infatti una religione “magica”: c’era sì Dio, Gesù, la Madonna, i Santi,… ma erano figure ben diverse da quelle che mi erano state descritte a me nel mio contesto religioso e familiare.
Le preghiere che recitava mia nonna, più che preghiere sembravano formule magiche per allontanare la sfortuna, la malattia ed in generale tutto ciò che era considerato “male”.

Questo libro mi ha dato delle conferme circa questa sensazione che ho sempre avuto.

Di seguito i due punti che mi hanno maggiormente colpito.

1) La colonizzazione cristiana si è trovata, nel Sud Italia, a doversi integrare con un sistema di credenze magiche ben radicate. E pertanto, pur essendoci tutti i simboli della Fede cattolica, hanno convissuto (e convivono) allo stesso tempo – e spesso in modo anche contraddittorio – certi elementi magici.
Questo concetto mi ha aiutato meglio anche a comprendere come i boss mafiosi, camorristi,… riescano senza problemi a far convivere omicidi, violenze, etc. con la loro apparente religione cristiana.

2) La magia è uno degli strumenti illusori che utilizza l’uomo per controllare l’Incontrollabile.
Di fronte all’immensità del Caos a cui la vita ci pone davanti (specie nei contesti difficili come quelli del dopoguerra nel Sud Italia), l’uomo cerca di dare un “nome” al Male, così da poterlo tenere sotto controllo.
Una delle cose peggiori in assoluto è il pensiero di soffrire senza un motivo,… per puro Caso.
E’ meglio allora pensare che quel male che mi sta capitando dipende da altro, dipende da una fattura, dipende dal malocchio, dipende da un qualche incantesimo che qualche invidioso mi ha lanciato addosso.
Perlomeno questo ha un senso.
E noi abbiamo bisogno di quel senso, per non uscire fuori di testa.

Conclusioni
Il libro è piuttosto ostico, specie nella seconda parte.
Gli argomenti sono interessanti, ma – a mio avviso – un linguaggio più semplice sarebbe stato sicuramente più efficace.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.