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“Perché la sofferenza” di Konrad Stettbacher

[Egli] ha potuto fare i ‘quattro passi’ che costituiscono il nucleo della terapia di Stettbacher: esporre la situazione e le sensazioni, esperire ed esprimere i sentimenti, mettere in discussione la situazione, manifestare i bisogni.

Alice Miller – L’infanzia rimossa

Nei libri di Alice Miller sono presenti diversi riferimenti alla terapia primaria di Konrad Stettbacher, una terapia che può addirittura essere svolta da soli (come forma di auto-aiuto) e che punta a sbloccare parti di noi che sono rimaste incastrate nei traumi del passato.

Sono riuscito a recuperare una copia del libro dell’autore, ormai fuori catalogo.

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Le emozioni del bambino traumatizzato

Se le emozioni del bambino traumatizzato potessero parlare, direbbero, per esempio: “Non posso ammettere che tu mi voglia amare. E’ ridicolo che tu pretenda di amarmi: lo so da tempo che io non sono degno d’amore. Non devo in alcun caso “abbandonarmi” ai tuoi/miei sentimenti. So che le conseguenze sarebbero micidiali. L’amore è un istinto morboso cui si deve rispondere con l’inganno, il rifiuto, l’umiliazione e la sofferenza. Io so com’è fatto il mondo. Tutte queste stupide chiacchere a proposito di amore e di altruismo servono solo a rendere l’individuo più malleabile. Non soggiacerò mai più a questi inganni. Io non voglio credere che esista una sola persona che capisca davvero il bambino, che si schieri dalla sua parte e s’impegni disinteressatamente in suo favore. Non fidarmi di nessuno è la mia assicurazione sulla vita. Non intendo più espormi alla delusione.

Konrad Stettbacher – Perché la sofferenza

Questo passaggio fa capire molte molte cose, personali e non.

Tra le categorie più importanti con le quali ci facciamo un’idea di una persona, questa è una delle più importanti.

Ci sono coloro che sono stati sufficientemente amati e coloro che non lo sono stati.

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Reattività latente

La reattività latente, immagazzinata nel potenziale emotivo e che costituisce la base determinante del comportamento, si può forse descrivere anche in questi termini: “E’ impossibile amare uno come me; io sono un individuo strano, tutti gli altri sono migliori e più capaci; io sono spregevole; io devo far sempre più forza su me stesso anche se non ne ho più voglia da tempo; io devo affannarmi, ritrarmi e rassegnarmi e non so mai quando e che cosa è opportuno fare per evitare dispiaceri. Dovrei finalmente cambiare me stesso, è colpa mia se non ho ancora trovato una soluzione ai miei problemi…

Konrad Stettbacher – Perché la sofferenza
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Credenze irreali

Lesioni psichiche gravide di conseguenze insorgono anche attraverso “de-formazioni” della verità personale, ontogenetica, come pure di quella filogenetica e di quella relativa agli eventi storici, o attraverso alterazioni della realtà. Da simili lesioni dell’integrità razionale – per esempio causate dalla trasmissione di credenze irreali – nascono profondi squilibri nel sistema. L’intero sistema è confuso da traumi psichici di questo genere. Molti eventi reali che dovrebbero essere elementi costitutivi della consapevolezza devono essere invece rimossi nell’inconscio perché non possono essere armonizzati con le concezioni erronee della realtà.

Konrad Stettbacher – Perché la sofferenza

Per molti anni mi sono “forzato” di credere in storie impossibili: mi riferisco a quelle religiose che la dottrina cattolica promuove e diffonde.