Categorie
Libri Riflessioni scienza

Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond

Ho terminato finalmente questo libro di Jared Diamond.

E’ stata una lettura non troppo piacevole – o meglio – lo è stata solo a tratti.
Ho trovato interessante la prima parte, dove viene spiegata la sua tesi principale, meno la seconda parte: gli ultimi capitoli li ho trovati noiosi ed ho fatto fatica a terminarli.

Di seguito qualche considerazione.

Anzitutto, perché l’ho acquistato?

Il motivo è il tentativo di rispondere alle domande circa le nostre origini: chi siamo? da dove veniamo?
Sono domande alle quali da sempre i miti religiosi hanno dato risposta, mentre la scienza solo da qualche centinaio di anni.

Che cosa ho appreso da questo libro?

La parte sulle nostre origini in realtà è stata sviluppata piuttosto velocemente.
L’obiettivo vero del libro infatti era rispondere alla domanda di un amico dell’autore, Yali, un giovane politico della Nuova Guinea: “Come mai voi bianche avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?
In altre parole, perché alcune popolazioni sono arrivate ad un progresso tecnologico avanzato mentre altre invece sono ancora ferme all’età della pietra o poco più?
Perché è stato Colombo a sbarcare in America e non il contrario?
Tutto il libro è il tentativo di fornire questa risposta a Yali.

Secondo Jared Diamond il motivo principale è stata la scoperta dell’agricoltura e il suo sviluppo, reso possibile dalla presenza – in alcune zone specifiche del pianeta – di piante adatte alla domesticazione.
Oltre alle piante, anche la presenza di determinati animali (maiali, pecore, buoi, cavalli) ha fornito un vantaggio enorme a quelle popolazioni.

L’uomo nasce infatti come un cacciatore-raccoglitore.
E se sei un cacciatore raccoglitore, tutta la tua giornata la passi a cercare di procurarti cibo per te, la tua famiglia e la tua tribù.
Non hai “tempo” per fare altro.

La scoperta dell’agricoltura, invece, ha creato un surplus di cibo che ha reso possibile, la crescita demografica e il sorgere di alcune figure non impegnate nella ricerca del cibo (capi politici, sacerdoti, guerrieri,…).
In altre parole, le energie che prima venivano spese solo per la ricerca di cibo, potevano ora essere direzionate verso la risoluzione di altri problemi.
E’ questo il punto cruciale che ha permesso lo sviluppo tecnologico.

Altro punto fondamentale – a cui non avevo mai pensato – era il contatto stretto con gli animali domestici, tipico delle popolazioni sedentarie (i contadini) e quasi del tutto assente in quelle nomadi (i cacciatori-raccoglitori).
Molte delle malattie si sono sviluppate proprio da questa convivenza tra uomo e animale; pertanto i contadini, nel corso dei millenni, hanno rafforzato i loro sistemi immunitari, al contrario dei cacciatori-raccoglitori.
E perciò quando i colonizzatori europei sbarcarono in America, riuscirono rapidamente a conquistarla sterminando i nativi più con le loro malattie che con le loro armi.

Un altro punto importante fu la possibilità di comunicazione tra popoli, resa possibile da determinate caratteristiche geografiche, ad esempio l’assenza di barriere come deserti ed oceani.
Le scoperte scientifiche e tecnologiche, infatti, vengono spesso “copiate” o diffuse – con le buone o con le cattive – dalle nazioni vicine.
Se si vive ovviamente in un’isoletta del Pacifico, tali scambi non sono possibili e non si può sfruttare a proprio vantaggio il lavoro altrui.

L’autore rifiuta pertanto ogni ipotesi razzista (“gli europei sono geneticamente più intelligenti degli africani”) fornendo invece motivazioni di tipo geografico, ambientale, climatico.

2 risposte su “Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond”

Sono considerazioni non banali se mi posso permettere. E hanno un fondamentale sostrato di ricerca e documentazione scientifica. Esiste anche un retaggio religioso/mitico che Diamond non affronta. Ma non si puo’ pensare solo a questo secondo o solo al primo. A mio avviso il secondo comunque si plasma sulle necessità fisiche che il primo determina. Saluti.

Piace a 1 persona

Si, come ti scrivevo nel tuo blog, questo secondo aspetto non può essere ignorato.
Soprattutto, man mano che i bisogni primari (cibo, protezione, …) sono sempre più soddisfatti, questo secondo aspetto diventa sempre più importante.

"Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.