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Riflessioni

Tormenti dal passato

In “Beyond Order” di J.Peterson mi ha colpito il capitolo che si intitola “If old memories still upset you, write them down carefully and completely“.

Questa lettura si è sovrapposta al libro della Miller, che più o meno ricalcava la stessa questione.

Ma tra i due c’è un’importante differenza.

La Miller, mondo femminile, dà molta importanza all’aspetto emotivo, sottolineando quanto sia fondamentale rivivere tutte le emozioni del passato, specie quelle negate.

Peterson, mondo maschile, la mette più sul portare alla luce delle preziose informazioni rimaste sepolte nel passato.

Secondo Peterson, se c’è un pensiero o un sogno ricorrente, che mi tormenta, è importante scrivere dettagliatamente tutto ciò che mi è successo nel passato.
Da questa elaborazione, per quanto possa essere dolorosa, si può trarre la “morale” della storia: capire i motivi per cui è successo quello che è successo e ricavarne un’informazione utile per il presente e per il futuro.

In fondo la memoria serve a questo: non ripetere lo stesso errore del passato.
Ma se io ho “rimosso” qualche ricordo del passato perché troppo doloroso o traumatico, ho interrotto il funzionamento della memoria.
Per ripristinarlo ed aggiustarlo, devo dunque tornare indietro nel tempo e scrivere il finale della storia: la morale.

Ho trovato convincente sia la Miller, sia Peterson.

4 risposte su “Tormenti dal passato”

In linea teorica, sarei d’accordo con Peterson, ma non voglio scrivere niente dettagliatamente se una cosa l’ho già in parte capita e in parte c’era anche poco da capire (aveva poco senso, non c’è granché da ricavarne, quindi figurati se c’era una morale). I ricordi vanno affievolendosi e credo che sia meglio non disturbare il can che dorme. Spero tanto in quell’interruzione della memoria, anche se probabilmente c’è un prezzo da pagare 😦

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Io consiglio di Peterson riguarda quei particolari pensieri intrusivi e disturbanti, che non se ne vanno perché ancora non si è deciso di cogliere il loro messaggio.

Ma per quei ricordi dolorosi che sono stati già affrontati sono d’accordo, non serve andare a rivangare (sarebbe piuttosto inutile).

Certe ferite ce le portiamo per sempre e forse faranno sempre male (specie in certi momenti): l’importante è che non siano il centro della vita e che non ci impediscano di dedicarci ad altro.

Io sono fortunato: ho una memoria scarsissima e mi dimentico tutto 😀
Come la barzelletta.

– “Dottore dottore, non mi ricordo un cavolo!”
– “Come non si ricorda un cavolo?”
– “Non mi ricordo un cavolo?”

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